L’ossessione del gioco

L’ossessione del gioco è una dipendenza che consuma il tempo, il denaro e la vita.

Il disturbo da gioco d’azzardo (ludopatia) è stato riconosciuto come un  problema di salute mentale nel 1980, è un disturbo cronico e progressivo e come tale deve essere affrontato.

Gli studi sull’argomento mostrano che è una vera e propria dipendenza, al pari della dipendenza da sostanze illecite (droghe) e lecite (alcool, sigaretta).

Per quanto possa sembrare strano è stato dimostrato che, giocando d’azzardo, il cervello produce una sostanza, la dopamina, che stimola le aree cerebrali che ci fanno provare piacere. Alcune persone sviluppano una dipendenza da questa sostanza e ne desiderano sempre di più, tornando a giocare per stimolarne la produzione. Per questo è così difficile smettere.

Certamente, molte persone giocano d’azzardo (fanno scommesse, giocano in borsa, ai casinò, a gratta e vinci e lotto, alle slot machine) senza che questo comportamento assuma le connotazioni di un gioco patologico.

poker-game-play-gambling-163828Tuttavia, come purtroppo accade nelle dipendenze più classiche, capita che alcuni giocatori perdano il controllo sul proprio comportamento e, sopraffatti dall’impulso, si trovano a giocare sempre di più, perdendo la cognizione del tempo e del denaro sprecato. In quei momenti è come se le persone si estraniassero dalla realtà: possono essere assorte dal gioco al punto di scordarsi ad esempio, di una riunione di lavoro o di ritirare il figlio da scuola, generando situazioni molto spiacevoli. In seguito a queste “abbuffate di gioco”, spesso si prova un forte senso di colpa, per il denaro speso, le conseguenze dell’aver scordato un impegno e la delusione di aver ceduto nuovamente al gioco. Il senso di disperazione può essere molto intenso e può portare a lasciarsi andare, alimentando il desiderio di rinchiudersi  nuovamente nel mondo del gioco. Si crea così un circolo vizioso deleterio.

Nei casi più gravi il gioco diventa il pensiero ricorrente, i giocatori patologici mentono in merito al proprio comportamento, sfuggono ai familiari, nascondo le prove del loro gioco, si indebitano per continuare a giocare nella convinzione di poter vincere e rifarsi di quanto perso.

 

addiction-bet-betting-casinoIl fatto che il gioco sia una dipendenza implica che non basta la buona volontà o l’aiuto degli amici e familiari per risolvere il problema, è necessario ricorrere a figure professionali in grado di aiutare chi è affetto da questo disturbo. È importante riconoscere di avere un problema, chiedere aiuto e lasciarsi curare. Questi passi non sono sicuramente semplici.

La fatica per il giocatore patologico è davvero enorme e ci deve essere una forte motivazione al cambiamento, ai familiari è richiesto uno grande sforzo nel controllare e contemporaneamente dare fiducia al proprio congiunto.

Fonte Chiara Siri: psicologa, psicoterapeuta e neuropsicologa

LEGGI ANCHE:

http://www.farmaciafanni.it/lalcol-e-le-donne-un-compagno-pericoloso/

http://www.farmaciafanni.it/i-cellulari-sono-pericolosi/