Inquinamento e salute
Inquinamento e infanzia
In gravidanza
Durante lo sviluppo di organi e sistemi si susseguono periodi caratterizzati da un’alta vulnerabilità agli stimoli nocivi: l’embrione, il feto, il neonato e il lattante rappresentano pertanto i soggetti più a rischio. Il processo di differenziazione cellulare (controllato da meccanismi epigenetici) è talmente delicato e complesso che qualsiasi interferenza da parte di agenti esterni inquinanti (metalli pesanti, distruttori endocrini ecc..) può alterare la programmazione di organi e tessuti (fetal programming).
Effetti dell’inquinamento sulla salute dei bambini
L’OMS ha riconosciuto che circa 1/4 delle malattie è causato da fattori ambientali.

Il legame tra inquinamento e obesità infantile
Fra tutte le patologie croniche in grande aumento nel mondo, l’OMS ha evidenziato con enfasi l’obesità e il diabete, tanto da parlare di una vera e propria pandemia di obesità e “diabesità”. Anche in Italia il fenomeno sta assumendo proporzioni preoccupanti, in particolare nei bambini dai 6 ai 12 anni il cui tasso di obesità, che era del 7% tra 1976 e 1980 del 12% tra 1988 e 1994, nel 2000 ha raggiunto il 15%.
L’obesità infantile, è in genere considerata una patologia sistemica e multi-fattoriale, determinata da un insieme di cause (eccessivo apporto di cibo, stile di vita sedentario, predisposizione genetica). Ma è sempre più evidente come questi fattori non possano spiegare, da soli, fenomeni allarmanti, come:
- il recente, drammatico incremento dei casi;
- la continua anticipazione dell’età di insorgenza delle patologie connesse (in particolare insulino-resistenza4 e diabete mellito di tipo 2);
- l’insufficiente efficacia di strategie terapeutiche individuali, basate su alimentazione e stili di vita più corretti.
Recenti e autorevoli studi hanno evidenziato come un’esposizione precoce a molte sostanze inquinanti sia in grado di indurre obesità e diabete di tipo 2.
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