Farmaci e sole consigli e accorgimenti
Finalmente è arrivata l’estate e la voglia di prendere il sole, presi dall’entusiasmo per la vacanza, tuttavia, si finisce talvolta per sottovalutare i rischi che può comportare l’esposizione ai raggi del sole senza prendere le adeguate precauzioni. Non solo la nostra pelle richiede sempre l’utilizzo di una protezione dai raggi UVB, per evitare scottature e possibili danni all’epidermide, ma più in generale è bene prestare attenzione anche all’assunzione di farmaci prima di esporsi al sole. Ci sono farmaci che, se assunti quando ci si espone al sole danno vita a fenomeni di fotosensibilizzazione anche potenzialmente gravi. Scopriamo quali sono e come comportarci per poter prendere il sole in sicurezza. Sono molti, infatti, i farmaci la cui assunzione crea effetti indesiderati quando ci si espone al sole. Ecco i preziosi consigli dell’Agenzia italiana del farmaco:
Molte persone costrette ad assumere farmaci, in alcuni casi anche quotidianamente, per tenere sotto controllo disturbi come l’ipertensione o il diabete, per esempio, ignorano spesso il rischio a cui possono andare incontro esponendosi al sole. Le reazioni di fotosensibilità, dovute all’esposizione ai raggi solari in concomitanaza all’assunzione di farmaci, sono nocive per la pelle e per l’organismo stesso.
Quali reazioni possono scatenarsi se si assumono farmaci prima dell’esposizione al sole?
“Le reazioni fotosensibili possono essere suddivise essenzialmente in due tipologie: fototossiche e fotoallergiche. Va precisato che queste reazioni dipendono da un’interazione dei farmaci con i raggi UVA. I raggi UVB sono invece pericolosi per la pelle poiché possono causare scottature e, col passare del tempo, tumori alla pelle. Nel caso di reazione fototossiche si produce un effetto chimico-fisico: il principio attivo di cui è composto il farmaco è sottoposto ad una sollecitazione da parte dei raggi UVA, che generano molecole dannose per i tessuti. Nel secondo caso, invece, il sole altera il farmaco scatenando una reazione allergica.”
Come è possibile distinguere una reazione di tipo tossico da una di tipo allergico?
“La percentuale di incidenza del primo caso è più elevata rispetto al secondo. Le reazioni di tipo tossico sono dovute in genere all’assunzione di quantitativi più elevati di farmaco rispetto a quelle di tipo allergico e si scatenano subito, anche dopo una breve esposizione al sole. Le reazioni allergiche invece insorgono spesso in soggetti già predisposti a sviluppare allergie e generalmente dopo diverse esposizioni al sole. L’effetto in questo caso è più simile ad una dermatite.”
Quali farmaci vanno quindi evitati se vogliamo abbronzarci in sicurezza?
“Tutti i farmaci comportano rischi se assunti durante l’esposizione al sole. Sono comunque sconsigliati gli antibiotici e gli anti infiammatori. Possono creare problemi anche i diuretici, gli ipoglicemizzanti orali, gli anti ipertensivi e i farmaci in generale usati per curare le malattie cardiovascolari, ad esempio le statine impiegate per tenere sotto controllo il colesterolo. Può causare problemi di fotosensibilità anche l’assunzione di ansiolitici e anti depressivi, e di antistaminici. Per le donne, infine, è possibile che si sviluppino problemi di fotosensibilità durante l’assunzione dei contraccettivi orali. Va precisato che è rischioso assumere farmaci anche diverse ore prima di esporsi al sole, poiché le molecole di cui sono composti restano attive nell’organismo a lungo.”
1. Alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione a seguito dell’esposizione al sole. Controlla attentamente le istruzioni in caso di assunzione di: antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (FANS), prometazina (antistaminico).
2. Evita l’esposizione al sole dopo l’applicazione di gel/cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, queste ultime spesso utilizzate per le punture di insetti o allergie cutanee; in caso lava accuratamente la zona interessata, in modo da evitare la comparsa di macchie o, peggio, vere e proprie ustioni. Per tutti gli altri medicinali in forma di gel/crema verificane la compatibilità con l’esposizione al sole.
Fai attenzione se stai usando farmaci a base di ketoprofene.
Il ketoprofene è un farmaco antinfiammatorio non steroideo usato per il trattamento del dolore e delle condizioni di natura infiammatoria.
Il suo uso non è esente da effetti indesiderati che riguardano soprattutto la cute e sono principalmente dovuti a fenomeni di fotosensibilizzazione.
Questo tipo di reazioni è più comunemente riportato con le formulazioni topiche a causa della più alta concentrazione di farmaco a livello della cute.
Il ketoprofene può dare anche dermatiti da contatto di natura fotoallergica, con lesioni polimorfe e eczematose, che dipendono dalla dose e possono estendersi anche ad aree non irradiate.La fotosensibilizzazione cutanea da ketoprofene è un evento atteso. Nella scheda tecnica dei farmaci a base di ketoprofene, infatti, sono presenti delle specifiche avvertenze. I medici ed i farmacisti devono avvisare i pazienti che durante il trattamento e nelle due settimane successive è assolutamente controindicato esporsi alla luce solare, compreso il solarium fino a due settimane dopo l’utilizzo.
3. Il caldo può provocare l’abbassamento della pressione anche in soggetti ipertesi, pertanto la terapia dell’ipertensione arteriosa (ACE inibitori in associazione o meno con diuretici, sartani, calcio antagonisti, diuretici, beta bloccanti, bloccanti dei recettori alfa adrenergici) e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere un riadattamento da parte del medico/specialista nel periodo estivo. Tieni presente che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente; una sospensione anche temporanea della terapia senza il controllo del medico può aggravare severamente uno stato patologico. È opportuno, inoltre, effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa.
4. Intorno agli occhi, nel periodo estivo, non utilizzare prodotti che con il calore potrebbero entrare a contatto con la superficie oculare (creme o pomate non idonee all’uso oftalmico).
5. Segnala al medico qualsiasi malessere, anche lieve, in concomitanza con una terapia farmacologica, perché non tutti i farmaci possono avere effetti facilmente correlabili al caldo.
Cosa consigliare a chi ha assunto farmaci, sottovalutando i rischi, e ha avuto una reazione fotosensibile?
“In questi casi è importante innanzitutto individuare l’agente che ha scatenato la reazione tossica o allergica. Esistono dei test appositi, i photopatch test, per scoprire l’origine del problema. E’ fondamentale inoltre usare creme solari che proteggano non solo dai raggi UVB, pericolosi per le scottature, ma anche dai raggi UVA, responsabili di possibili interazioni con i farmaci. Le creme solari, in realtà, devono essere sempre utilizzate per proteggere la pelle, anche se non si fa uso di farmaci. Purtroppo alcune di queste creme possono a loro volta dare reazioni allergiche, soprattutto nei soggetti già predisposti a svilupparle. Se gli ingredienti con sui sono state prodotte danno problemi è bene quindi cambiare subito la crema.
Nei casi in cui si siano manifestate delle reazioni tossiche o allergiche dovute all’assunzione di un farmaco è necessario intervenire con creme a base di cortisone e nei casi più gravi con una terapia orale, naturalmente dietro prescrizione medica. Per qualche giorno meglio, infine, evitare di prendere il sole.”