Farmaci e gravidanza… cosa fare?

È sicuro usare farmaci se sto pensando di avere un bambino? E se sono in gravidanza o sto allattando al seno? Cosa succede se mi ammalo e ho necessità di curarmi? Scopriamone di più insieme, ma ricorda prima di iniziare o sospendere qualsiasi cura parlane con il tuo medico curante.

Prima del concepimento

Profilassi e check-up

Se non sei ancora in cinta, ma hai intenzione di avere un bambino, pianifica un check-up e discuti con il tuo medico dei farmaci che utilizzi occasionalmente o spesso e delle tue abitudini di consumo di caffeina, alcool e fumo.

È molto importante che continui a trattare i tuoi problemi di salute durante la gravidanza. Sarà il medico a dirti se devi  modificare la terapia. A parità di efficacia terapeutica, infatti, ti indicherà i farmaci più sicuri, ad esempio quelli più studiati e in commercio da più tempo, su cui sono disponibili maggiori informazioni relative all’efficacia e sicurezza.

La gravidanza determina cambiamenti fisiologici significativi che incidono su alcune proprietà dei farmaci: alcuni possono avere gli stessi effetti a dosaggi ridotti, altri ne richiedono un graduale aumento.

 

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Acido Folico

Le donne in età fertile (dai 15 ai 45 anni) dovrebbero assumere quotidianamente acido folico e seguire un’alimentazione ricca di folati, per ridurre il rischio di malformazioni congenite. L’acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B coinvolte nella sintesi di molecole importanti come DNA, RNA e proteine. Sono essenziali, quindi, durante la formazione dell’embrione.

L’assunzione di 0,4 mg al giorno di Acido Folico prima e durante la gravidanza è fortemente raccomandata per prevenire o ridurre l’insorgenza di malformazioni fetali, in particolare i difetti del tubo neurale. In caso di specifiche patologie (epilessia, diabete, alterato assorbimento gastro-enterico) è consigliata l’assunzione di 4-5 mg al giorno.

 

In gravidanza

Se ti ammali in gravidanza

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Nel decidere se usare o meno un farmaco in gravidanza, dovrai valutare con il medico i benefici e i rischi connessi al suo impiego. In certi casi durante la gravidanza assumere medicine è una scelta. Per esempio, se prendi il raffreddore, puoi decidere di non usare un farmaco decongestionante del naso. Altre volte, invece, potresti avere bisogno di ricorrere ai farmaci per pochi giorni o anche per un periodo più lungo. In questi casi curarti preserva te e il tuo bambino da conseguenze più gravi.

 

Se sei in cura per patologie importanti

Se sei in cura per una patologia cronica (depressione, asma, diabete, epilessia ecc.), non interrompere o modificare l’assunzione dei farmaci di tua iniziativa. Non curarti potrebbe essere più pericoloso per te e di conseguenza per il feto, che assumere farmaci di cui hai bisogno. I fogli illustrativi dei medicinali elencano i rischi per le donne in gravidanza o che vogliono avere un figlio. Ma è sempre opportuno confrontarti con il medico per la scelta del farmaco che fa per te.

 

Durante l’allattamento al seno

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Il latte materno è l’alimento ideale per una buona crescita del tuo bambino. Quasi tutti i farmaci passano nel latte materno, ma nella maggior parte dei casi il neonato ne assorbe una quantità molto bassa, che non comporta rischi di effetti indesiderati.

Raramente, quindi, l’assunzione di farmaci richiede la sospensione (temporanea o definitiva) dell’allattamento. La quantità di medicinale che passa nel latte dipende dalla tipologia di farmaco, dalla dose assunta e dalla durata della terapia.

Per ridurre la quantità di farmaco presente nel latte può essere utile assumerlo subito dopo una poppata. Se prendi il farmaco una volta al giorno, fallo dopo il pasto che precede il riposo notturno. Se possibile, lascia trascorrere un intervallo di 3-4 ore tra l’assunzione del medicinale e la poppata successiva.

Consulta sempre il tuo medico anche durante l’allattamento.