Chi non ha digitato i propri sintomi su Google e cercato una risposta ai propri problemi di salute, facendo poi delle autodiagnosi? Se diamo retta alle statistiche sono molti gli italiani a farlo, mettendo però in grave rischio la propria e l’altrui salute.

Dottor Google è una simpatica “personcina”, se per esempio parlassimo con lui di tumori ci darebbe abbastanza velocemente tutta una seria di notizie come che “lo scopo principale della mammografia non è fare diagnosi precoce per il cancro al seno, ma trovare falsi positivi da sottoporre a trattamenti costosi, tossici e invasivi” (da www.disinformazione.it). Ci potrebbe anche raccontare che Otto Heinrich Warburg nel 1931 vinse il Nobel per aver scoperto la principale causa del cancro e che la notizia venne censurata per interessi economici di “Big Pharma” (www.frasideilibri.com). Se però argomentassimo con dottor Google che si tratta di notizie false ci direbbe che abbiamo ragione e ci  mostrerebbe anche il perché.

 

pexels-photo-218717

Sarebbe quindi sicuramente meglio parlare con un vero medico in carne e ossa. Su internet e social network ci sono valanghe di pagine che parlano degli effetti disastrosi dei vaccini, di cure miracolose contro il cancro, teorie di complotto delle case farmaceutiche e tutte queste appartengono a una categoria  molto pericolosa di bufale sulla salute. L’illusione di avere la conoscenza a portata di click e la facilità con cui si possono reperire informazioni ci mettono a rischio di compiere scelte avventate e pericolose. Tante volte noi farmacisti, e sicuramente anche i medici, ci sentiamo ripetere “… ma su internet ho letto che…”, sta infatti aumentando il numero di persone che si affidano a internet per fare autodiagnosi. Appare sempre più importante trovare dei modi con i quali difendersi da questa abbondanza di notizie per lo più non veritiere.

 

  1. Controlliamo sempre la fonte di una notizia.Dobbiamo porre attenzione a due domande “Chi mi dice questo?” e “Come fa a saperlo?” È sempre necessario fare una doppia ricerca sull’autore del testo e sul sito che pubblica la notizia. Il web è pieno di false testate giornalistiche create per attrarre click e vendere pubblicità.
  2. La notizia è nuova? È basata su fatti specifici o solo su opinioni dell’autore? Ha la possibilità di verifica delle fonti?
  3. Terzo aspetto riguarda il modo in cui la notizia viene presentata: il titolo ha una forte carica emotiva? Tocca argomenti bollenti? Contiene foto forti? È troppo bella per essere vera?

giovane-medico-di-supporto-il-suo-paziente_1098-2237

Informarsi costa fatica, non fermiamoci solo al titolo di un articolo, spesso basta aprire il post e leggerlo per rendersi conto che si tratta di una notizia priva di veri contenuti. Facciamo una selezione di fonti attendibili, e soprattutto consultiamo medici e farmacisti in carne e ossa. Non cadiamo nelle trappole che ci vengono tese in rete.

Leggi anche